Quattro chiacchiere con Cesare Avenia dell’azienda Il Verro
Dialogando con Cesare Avenia, uno dei fondatori dell’Azienda Agricola Il Verro e manager ai vertici di una grande multinazionale, mi colpisce da subito il suo entusiasmo per la riscoperta dei valori della tradizione, alla quale sta riservando tutto il suo impegno per riscattare il patrimonio vitivinicolo del suo territorio di origine.
L’azienda si trova in località Acquavalle a Lautoni, una piccola frazione a pochi km da Caserta. E’ circondata da un meraviglioso bosco che incornicia il vigneto di Pallagrello bianco, il quale appare ai nostri occhi subito dopo aver superato il cancello di ingresso e percorso un bellissimo viale contornato da ulivi. A questi si vanno ad aggiungere numerosi alberi di noci e ciliegi che valorizzano 12 ettari di terreno, ai quali si sommano i 3 vitati costituendo l’intera proprietà.
Pallagrello bianco, dunque, ma anche Pallagrello nero, Casavecchia e, non da ultimo, il Coda di pecora da poco riscoperto, sono le varietà che concorrono alla produzione vinicola. Tutti i filari, impiantati con il sistema guyot, ricevono moltissima luce e, grazie anche all’autorevole presenza boschiva, sono sottoposti a significative escursioni termiche che si traducono in una buona freschezza, nota costante di tutti i vini. Per le loro etichette, la cui produzione totale media si aggira intorno alle 20.000 bottiglie all’anno, hanno scelto esclusivamente nomi riconducibili al territorio locale: ad esempio, il Monte Maggiore è, appunto, il monte che sovrasta la zona, mentre il Verginiano si riferisce ai frati di un vecchio eremo, devoti alla Vergine. Il Lautonis deve il nome alla vicina frazione di Formicola dalla quale si passa per arrivare all’azienda agricola.